
Le città motori della transizione ecologica
Pubblichiamo l’intervento di Valentina Colucci Fabrizio, senior advisor di Maroni & Associati e promotrice di Ambiente d’Italia, alle “Giornate dell’energia e dell’economia circolare di Trevi 2025”.
di Valentina Colucci Fabrizio
Oggi parliamo di un tema che ci riguarda da vicino: le città come motori della transizione ecologica, con i cittadini al centro.
Le aree urbane consumano la maggior parte dell’energia e producono gran parte delle emissioni, ma allo stesso tempo sono i luoghi dove possiamo sperimentare soluzioni innovative. Per questo Globe Italia e WEC Italia hanno lanciato un manifesto che mette insieme tre parole chiave: mobilità, servizi ecosistemici e comunità energetiche.
Parto dalla mobilità. Le città non possono più permettersi traffico, inquinamento e sprechi. Mobilità sostenibile, sistemi di TPL integrati e più infrastrutture per l’elettrificazione del trasporto privato sarebbero la prima conseguenza del cambio di paradigma istituzionale (sul modello virtuoso di Milano con reti metropolitane, linee ferroviarie suburbane, treni locali e mezzi di superficie)
Poi ci sono i servizi ecosistemici. Verde urbano, parchi, acqua, qualità dell’aria: non sono un lusso, ma una vera infrastruttura di benessere. Le soluzioni basate sulla natura rendono le città più vivibili e resilienti, aiutano a combattere il cambiamento climatico e migliorano la salute di chi ci abita. La valorizzazione dell’ecosistema urbano ha come tema centrale la decarbonizzazione delle città attraverso due direttici: la prima è un massiccio programma di efficientamento energetico degli edifici pubblici, laddove possibile, anche in termini di produzione di energia rinnovabile e la seconda è il recupero di spazi da destinare ad aree verdi.
E poi le comunità energetiche rinnovabili. Qui i cittadini diventano protagonisti: possono produrre, condividere e utilizzare energia rinnovabile, riducendo la povertà energetica e costruendo una nuova forma di partecipazione attiva.
Ma tutto questo ha senso solo se i cittadini sono davvero al centro. La transizione non è solo tecnologica, è sociale e culturale. Serve partecipazione, educazione e una governance inclusiva.
Ecco il messaggio del manifesto: le città devono diventare hub di innovazione, sostenibilità e partecipazione.
Se mettiamo i cittadini al centro, diamo futuro alle nostre città e rendiamo possibile la transizione.





