
“Ambiente d’Italia” lancia a Roma l’ecologismo realista
Ambiente d’Italia ha fatto la sua presentazione ufficiale il 3 luglio a Roma a Palazzo Panfili. È stata un’importante occasione per parlare dell’ambiente e della sostenibilità con l’obiettivo “di promuovere un’informazione libera da pregiudizi ideologici, strumentalizzazioni politiche o condizionamenti economici”.
All’evento erano presenti i membri del comitato promotore che hanno illustrato scopi, obiettivi e linea editoriale del portale d’informazione: Fabio Scoccimarro, assessore all’Ambiente ed Energia del Friuli Venezia Giulia, Lucia Eva Lionessi (Direttore Cisambiente Confindustria), Corrado Clini (già ministro dell’ambiente), Tommaso Cerno (direttore de “Il Tempo”), Francesco Giubilei (editore e direttore del comitato scientifico della fondazione AN), Elio Cadelo (giornalista scientifico e inviato Rai), Valentina Colucci Fabrizio (già consigliere giuridico dei ministri dell’ambiente oggi senior advisor di maroni&associati), Riccardo Pelliccetti (direttore di Ambiente d’Italia e di Buongiorno Economia) e Paolo Della Vecchia (avvocato e dir. generale accademia internazionale di scienze ambientali Venezia S. Elena).
Tra i presenti alla conferenza di presentazione: il presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato, Sen. Maurizio Gasparri; il presidente della commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati, On. Federico Mollicone; il co-presidente del gruppo dei Conservatori e riformisti europei al Parlamento europeo, On. Nicola Procaccini. Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha espresso in un messaggio il suo plauso per l’iniziativa.
Il Senatore Maurizio Gasparri ha esposto i timori nei confronti della propensione dell’Europa e dell’Occidente all’autoflagellazione. Il dinamismo economico delle imprese italiane ed europee non solo inquina ben al di sotto della media di altri giganti dello scacchiere geopolitico, ma produce innovazione, progresso anche e soprattutto nei campi dell’industria e della ricerca. Un aspetto messo in evidenza anche da Lucia Lionessi, rappresentante di Confindustria.
L’europarlamentare Federico Mollicone ha sottolineato come l’esecutivo di Giorgia Meloni abbia introdotto un soft power volto a riconsiderare l’approccio ideologico sui temi green, ponendo al centro sempre l’interesse nazionale. Parole sottoscritte dal co-Presidente del gruppo ECR Nicola Procaccini, da sempre in prima linea sui temi dell’ambientalismo conservatore anche “dal ventre della balena” di Bruxelles. Procaccini ha distinto infatti due visioni di ambientalismo: una votata al fanatismo, di matrice socialista che sanziona, attacca e impedisce la libertà dell’altra, quella di matrice conservatrice che invece tutela la libertà.
“Il lancio di una piattaforma ideale di tale natura non è affatto semplice oggi” -sottolinea Riccardo Pelliccetti, direttore della testata, con Elio Cadelo e l’ex Ministro Corrado Clini che gli fanno eco ribadendo come gli obiettivi debbano essere raggiunti con pragmatismo e gradualità evitando i “talebani dell’ecologia” e la vacuità degli slogan, aspetti che ben si coniugano con le chiavi di lettura colpevoliste del presente.
Francesco Giubilei, Paolo Della Vecchia e Valentina Colucci hanno invece incentrato il proprio intervento sull’ambientalismo come commistione tra bellezza e senso civico, come eredità del passato da difendere nel presente e tramandare nel futuro, contro ogni forma di “oikofobia” di scrutoniana memoria. Un ambientalismo pragmatico, realista e scevro da qualsiasi forma di messianismo riporta l’essere umano al centro delle riflessioni ma soprattutto prova a combattere alcuni dei problemi strutturali del Belpaese tra cui crisi demografica e spopolamento di aree interne e piccoli comuni.










